Scoprite le malattie della vista

Il calazio

Quali sono i sintomi?

Il calazio tende a svilupparsi lentamente e talvolta senza causare dolore. Si manifesta con una palla o ciste all’interno o all’esterno della palpebra. Quest’ultima è spesso infiammata e/o gonfia. Si osservano anche secrezioni giallastre.

Quali sono i fattori di rischio?

L’origine del calazio non si può definire con esattezza. Tuttavia, esistono diversi fattori che ne favoriscono la comparsa:

  • La blefarite (infiammazione delle palpebre)
  • La dermatite seborroica (malattia della pelle che causa arrossamenti e pelle secca)
  • Allergie
  • L’inquinamento dell’aria
  • La secchezza degli occhi
  • Indossare lenti a contatto
  • Alcune malattie autoimmuni, batteriche o parassitarie
  • L’esposizione ai raggi solari (UV)

Come si previene un calazio?

È necessario garantire una buona igiene delle palpebre, in particolare evitando cosmetici troppo vecchi che comportano il rischio di contaminazione batterica.

In caso di calazio a ripetizione, si consiglia di applicare regolarmente impacchi di acqua calda o una salvietta sulle palpebre chiuse per cinque minuti, poi massaggiarle.

La maggior parte dei calazi sparisce da sola seguendo strettamente le istruzioni di igiene delle palpebre.

Quali sono i trattamenti per il calazio?

È importante non forare un calazio. La maggior parte dei calazi può essere trattata seguendo semplicemente qualche regola di igiene:

Innanzitutto è importante lavarsi accuratamente le mani prima e dopo aver toccato gli occhi.

Si consiglia di applicare impacchi o salviette imbevute di acqua calda sulle palpebre chiuse, almeno due o tre volte al giorno per 5-10 minuti.

È possibile massaggiare le palpebre partendo dal centro verso le ciglia, per permettere al liquido (meibum) di uscire dalle ghiandole. Se questo non è sufficiente, può essere necessario un trattamento medicamentoso in forma di pomate antinfiammatorie o antibiotiche da applicare sulla palpebra.

Se dopo due mesi i trattamenti medicamentosi non danno risultati, si ricorre a un’intervento chirurgico in anestesia totale per rimuovere il calazio.

Nel bambino, la presenza di calazi a ripetizione può essere segno di un difetto refrattivo (bisogno di occhiali) che causa un affaticamento oculare per accomodazione eccessiva. Si consiglia quindi un esame oculistico con dilatazione delle pupille per assicurarsi che non ci sia bisogno di una correzione ottica. Inoltre, nel bambino si tende a ritardare l’intervento chirurgico in caso di persistenza del calazio, nonostante trattamenti locali effettuati correttamente, infatti l’intervento richiede un’anestesia totale volta a curare una patologia benigna che nella maggior parte dei casi guarisce spontaneamente.